domenica 24 luglio 2016

IL DISCERNIMENTO: DONO DELLO SPIRITO

IL DISCERNIMENTO
 DONO DELLO SPIRITO

di Maria Nives Zaccaria
1. Che cos'è
In senso generale, il discernimento è un giudizio sulla qualità delle cose, che porta a separare quelle buone da quelle cattive.
Esiste un discernimento umano, secondo la carne, fatto secondo criteri scelti dal mondo (es. il successo, la ricchezza, il potere, la bellezza ... )
Ed esiste un discernimento spirituale, fatto dal credente, secondo i criteri suggeriti dallo Spirito.
Per avere un vero discernimento spirituale, occorre uscire dalla prigionia della carne ed entrare nella vita secondo lo Spirito.
2. Il discernimento spirituale
Esso consiste in un atto di giudizio nella fede fatto dal credente.
Giudicare nella fede significa: giudicare da uomini spirituali (cfr. 1 Cor 2,15), le situazioni concrete della vita personale, della vita del gruppo, per distinguere ("discernere") le vie di Dio e orientare le proprie azioni verso di esse.
3. "Per distinguere le vie di Dio"
  • Il dono del discernimento permette innanzitutto di cogliere dentro di noi se in una certa idea/ ispirazione / mozione ad agire c'è la presenza di Dio oppure no.
    Avere questa sensibilità è molto importante per la vita del cristiano, perché spesso si tende a percepire come segno della volontà di Dio ciò che invece non lo è.
    Essa ci fa percepire una parola o un fatto come mozione di Dio in noi e per noi e ci aiuta ad assecondarla senza alterarla in alcun modo.
  • Questo dono permette anche di riconoscere l'azione vera della Grazia, distinguendo gli impulsi che da essa provengono dagli inganni del demonio, che talvolta può presentarsi sotto le apparenze del bene.
    "Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma discernete gli spiriti che sono da Dio, poiché molti falsi profeti sono passati al mondo" (cfr. 1 Cv 4, 1).
    In questo caso si tratta del discernimento degli  spiriti, che lo Spirito ci dona per farci affrontare vittoriosamente la lotta 1ra la carne e lo Spirito".
        Confronta Catechismo della Chiesa Cattolica, nn 2846-2849.
 4. E' il dono dei doni
Senza il discernimento, infatti, non si può vivere nella piena conoscenza della volontà di Dio. Confronta Rm 12,2; Le 12,56; 1 Gv 4, 1.
Esso è una necessità che si impone ai cristiani maturi, poiché la volontà di Dio non è sempre percepibile attraverso l'applicazione di principi e regole generali.
Esso non è una capacità naturale, ma la capacità donata dallo Spirito che educa il cuore, dandogli quella particolare sensibilità, che la carne non possiede, di captare la presenza di Dio e cogliere le mozioni della Grazia.

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